Page 5 - Libro70
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credeva di aver collocato il proprio senso dell’esistenza, in un
                       mondo fantastico dove l’intensità delle emozioni potesse
                            il pullulare di quelle figure,
              giovane in divisa restò impietrito, immensamente colpito dalla
                 sensazione di sentirsi calato perfettamente al centro di dove













                            vaneggiava: gli sembrava che  superare qualunque confronto con la realtà delle cose. E ancora  d’ordinanza del classico verde spento, uscirono al di fuori, dove  furono accolti da un immenso silenzio e da una brezza frizzante  diversamente e anticamente agghindate, nel turbine dei suoni,  che roteava dai monti, promettendo qualche fiocco di neve. Il  delle voci, delle grida, dei belati, degli abbai, lo stringesse da  cielo nero e profondo che i






























                       racconti e a sedare risate. Pagarono in fretta e, raccolti i cappotti
                 il tempo, tra una storiella, una battuta, un lazzo e un’imitazione,
                    finché l’ora del rientro non piombò improvvisa a interrompere
              complicità degli altri pochi avventori. Scorse così velocemente
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